Milano, 7 marzo 2011
Un uomo, alto circa 1,75-1,80 m, di peso corporeo compreso tra i 73 e i 77 chilogrammi: ecco i primi elementi dell’identikit dell’assassino di Yara Gambirasio, dedotto dall’analisi delle lesioni rinvenute sul corpo della ragazza.
Una descrizione alquanto sommaria, che però rende possibili alcune riflessioni. Il rapporto tra il peso e l’altezza, infatti, fa ipotizzare che si tratti di una persona con un fisico asciutto e con il classico “peso-forma”.
Queste caratteristiche solitamente è più facile riscontrarle in una persona di giovane età, forse un ragazzo. Ma è solo una probabilità, che non esclude altri scenari. Inoltre, se anche così fosse, resterebbe da capire se “il mostro” ha agito da solo, in coppia o in branco. E soprattutto, non è ancora evidente se gli inquirenti abbiano già in mente una persona che possa corrispondere a queste caratteristiche e che sia tra gli individui attenzionati.
Saranno fondamentali quindi gli esami sulle tracce trovate sotto le unghie di Yara e sul suo corpo, per capire se sia possibile risalire a un Dna che sarebbe la prova schiacciante.
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