Una storia sempre più nebulosa. È il primo maggio quando si perdono le tracce di Guerrina Piscaglia da Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo. L’ultima versione dei fatti sostiene che quel giorno si stesse aggirando lungo le stradine che dividono la sua abitazione dalla Chiesa che frequentava. E appartiene proprio a quella parrocchia Padre Graziano, il primo indagato di questa intricatissima storia.
Ad aggiungersi al registro degli indagati è ora il marito di Guerrina, Mirko Alessandrini. “Io ribadisco la mia innocenza“, sostiene Mirko ai microfoni del programma tv Chi l’ha visto?, ma la Procura indaga su di lui per falsa testimonianza.
Su Padre Graziano, invece, gravano le accuse di favoreggiamento e sequestro di persona.
Ma cos’è di preciso che non torna agli inquirenti su questa storia? Ebbene, sono molte le incongruenze, andiamo con ordine:
-
Secondo le ricostruzioni il primo maggio,proprio nelle ore in cui Guerrina scompare, Mirko e Padre Graziano si dirigono verso la parrocchia di Sestino, un paese a circa 20 km da Ca’ Raffaello, dove Padre Graziano deve celebrare un funerale nel primo pomeriggio. I due, però, arrivano in ritardo alla funzione, anche se per mesi non sanno spiegarne la causa. Poi, improvvisamente, Mirko ricorda: “Il prete aveva dimenticato un libro in chiesa”.
-
Un mese dopo la scomparsa di Guerrina, Mirko e altri parenti presentano una lettera ai carabinieri e alla Procura. Per loro Guerrina non si è allontanata volontariamente: è nascosta forzatamente e lontano da casa. Ma da chi?
-
Il primo maggio il cellulare di Guerrina Piscaglia risulta attivo e viene localizzato proprio a Sestino, e proprio nelle ore in cui sono lì suo marito e Padre Graziano. Ma Guerrina, stando alle deposizioni, è già scomparsa, o comunque non è con loro. Gli inquirenti credono che il suo cellulare, in quel frangente, sia nelle mani del frate, il quale l’avrebbe anche usato per mandare alcuni sms. Ma Guerrina dov’è?
-
Gli inquirenti, come dicevamo, sospettano che sia padre Graziano ad avere il telefono di Guerrina. Questo giustificherebbe gli sms inviati per depistare le indagini e aprirebbe anche nuovi interrogativi su quei 4000 contatti telefonici tra lui e Guerrina.
-
Mirko racconta di un incontro svoltosi il 30 aprile fra lui, padre Graziano, Guerrina ed un venditore marocchino. Al seguito, Guerrina si sarebbe volontariamente allontanata col marocchino. Per gli inquirenti, però, quel venditore non è mai esistito.
Ed è proprio quest’ultimo punto che porta a sospettare di Mirko, ora indagato per falsa testimonianza. Come se non bastasse, spuntano in questa storia altri particolari controversi: infatti, Mirko Alessandrini ammette una sua stretta amicizia con una donna rumena a cui per mesi ha inviato dei soldi e di come, di contro, sua moglie gli abbia fatto più volte richiesta di dormire nella canonica della chiesa. Proprio la chiesa di Padre Graziano.
Qual è la chiave di volta di questa scomparsa? Risiede nel marito di Guerrina o nel parroco, amico di famiglia e confidente da mesi della donna? Un’amica della donna racconta addirittura di una presunta gravidanza di Guerrina, un elemento che complicherebbe ancor di più le indagini e avvalorerebbe l’ipotesi di un allontanamento volontario dal paese. Nel frattempo però, Mirko non crede ad un coinvolgimento del frate, come dimostra l’sms che gli invia: “Padre Graziano, io ti ho voluto sempre bene. Mi dispiace per questa situazione. La colpa non è mia: spero di incontrarti. Mi manchi tanto”.
di Barbara Polidori