Ha ora un nome la persona che qualche giorno fa è finita sul registro degli indagati in relazione alla morte del dirigente Digos Anna Esposito, trovata cadavere il 12 marzo 2001 nel suo appartamento all’interno della caserma Zaccagnino di Potenza.
Si tratta del giornalista Rai Luigi Di Lauro, all’epoca dei fatti inviato per il Tgr della Basilicata. Per lui l’accusa è di omicidio volontario. Nei mesi precedenti il fatto, Di Lauro e la Esposito avevano avuto una relazione piuttosto tormentata. La sera del 12 marzo 2001, secondo quanto dichiarato dal giornalista il giorno seguente, l’indagato era stato in compagnia della Esposito fino alle ore 20 circa. La perizia medico legale aveva stabilito che la morte della donna era avvenuta tra le ore 21 e le ore 22.
Di Lauro dovrà ora chiarire, davanti ai pm Valentina Santoro e Francesco Basentini, quello che accadde quella sera, fornendo altri particolari che possano escludere un suo coinvolgimento nella tragica fine di Anna Esposito.