Esiste la censura sul web, in Italia? E funziona?

censura webdi Fabio Sanvitale

21 maggio 2014

Davvero esiste la censura sul web in Italia? Ogni tanto l’argomento torna a galla: ed allora facciamo il punto della situazione. Cominciamo dalle cifre: i siti oscurati ci sono, anzi nel momento in cui leggete questo articolo sono  la bellezza di 6604. Se scorriamo l’elenco che li raccoglie troviamo dentro di tutto. Venditori di scarpe e abbigliamento, siti di scommesse, di escort, altri da cui scaricare film o vedere partite, siti pedopornografici. E poi, anche: vendita di steroidi, apologia del nazismo, siti per il phising, vendita di sigarette elettroniche, annunci personali, forum di movimenti antagonisti (come Indymedia), di sesso tra animali.

Si direbbe: tutto bene, a chiuderli. Ma le cose non stanno esattamente così, perché se oscurarli è legalmente corretto, in realtà alla fine è possibile vederli lo stesso. Il rimedio, insomma, non funziona, è puramente di facciata. E lo sanno benissimo anche carabinieri e polizia, ma al momento la situazione è questa. Vediamo perché.

Tanto per iniziare, chi censura? Beh, possono farlo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (se beccano un sito di scommesse illegali, non autorizzato cioè), il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia in rete (l’arma della Polizia di Stato contro i pedofili) e da pochissimo anche L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni: e possono farlo direttamente. Poi, naturalmente, anche la magistratura può farlo. C’è una denuncia, ad esempio per questioni di diritto d’autore: e i giudici provvedono. Come funziona l’oscuramento? In due modi: o il vostro provider (Tiscali, Telecom…) risponderà, quando cercate quelle pagine, che non esistono o vi mostrerà un messaggio di errore. Oppure non inoltra proprio la vostra richiesta al server che ospita il sito. In tutti questi casi, in realtà, quest’ultimo esiste ancora: oscurato non vuol dire cancellato, ma solo non raggiungibile. Chi naviga però si accorge solo raramente che c’è un problema, perché solo poche volte si trova il cartello che il sito è chiuso d’autorità.

Naturalmente, chi si vede oscurare il sito prova a fare il furbo. Ad esempio, www.awaxhome.ws è chiuso: ma se ci clicco sopra finisco su www.awaxhome.cc … che è uguale. In questo caso il dominio è stato sequestrato tre volte, l’ultima dal Gip di Palermo, ma non è servito a nulla. E’ solo il primo sintomo che il rimedio dell’oscuramento non funziona.

Ne parliamo con Marco D’Itri che col suo Osservatorio sulla Censura di Internet in Italia è in grado di fornirci un preziosissimo strumento di consultazione in tempo reale. D’Itri, Informatico, si interessa delle questioni di censura da quando esiste in Italia.

Marco, com’è che oscurare un sito non è tanto semplice? “Perché chiunque abbia interesse ad aggirare davvero la censura, ci riesce. L’unico paese che davvero blocca i siti quando vuole è la Cina: hanno investito molto e ottengono migliori risultati di tutti anche perché, comunque, adottano un livello di intercettazione costituzionalmente impossibile in Europa”.

Quali sono i trucchi che un normale utilizzatore può usare per aggirare i blocchi? “Se invece di accedere col tuo provider usi i server ad accesso pubblico aggiri il blocco… un normale utilizzatore non impiega molto a farlo”.

censura web

Ma in Italia sono successi casi di overblocking (cioè quando si bloccano molte più pagine di un sito rispetto a quella sola che è incriminata)? La mia sensazione è che le autorità non sempre capiscono come censurare davvero un sito, come si fa… “Ti faccio un esempio: se decidi di bloccare direttamente l’ip del server che ospita il sito, blocchi, in pratica, tutti i siti che stanno su quel server, quindi anche quelli che non c’entrano niente: ed è successo. In altri casi è stato chiesto di oscurare singole pagine, che è tecnicamente impossibile. In Italia sono però casi isolati”.

Perché ci sono domini bloccati ma ugualmente raggiungibili (ad esempio: www.rapidgator.net e www.upshared.com, sotto sequestro da novembre 2013; il neonazista www.stormfront.org, da novembre 2012, o diamond-pharma.com da luglio 2011)? “Perché non c’è un sistema centralizzato per bloccare i siti. Guardia di Finanza, Procura, Carabinieri, ognuno invia i nominativi dei siti che vuole bloccare alla sua lista di provider: ma non sono tutte uguali. Ognuno ha la sua lista. Così, tutti i provider grandi ricevono i decreti, uno piccolo magari no. Inoltre può dipendere anche dal provider, che magari ha problemi tecnici, per cui il sito resta visibile magari a chi ha Telecom e non per chi ha Fastweb”.

E com’è la situazione-censura in Europa? La Gran Bretagna mi appare quella più restrittiva, o sbaglio? “La Gran Bretagna è un caso di censura di default. Esistono dei filtri che a monte impediscono l’accesso a certi siti, anche se il singolo resta libero di scegliere di non avvalersene. Non tutti i provider inglesi hanno aderito a questo sistema, in quanto non è obbligatorio farlo. Ma in nessun altro paese abbiamo centinaia di casi di sequestro come da noi”.

E come mai? Come mai dal 2013 assistiamo in Italia a un forte aumento dei sequestri da autorità giudiziaria? “E’ dovuto al fatto che i venditori di abbigliamento, di scarpe, usano la richiesta di sequestro per bloccare i cinesi che vendono on line”.

Nel bene e nel male Internet resta uno strumento che non può essere controllato completamente. Politicamente è un bello slogan dire che le autorità intervengono: ma nella pratica è davvero tutt’un’altra cosa. Ora lo sapete anche voi.

www.cronaca-nera.it

 

  • Jobberone

    La censura della rete internet italiana è ferrea solo per impedire la diffusione di notizie vere e di commenti personali che sono poco graditi al regime dittatoriale italiano di stampo fascista-mafioso !
    In questi casi interviene la autorità giudiziaria italiana in maniera più o meno visibile !
    Truffe -raggiri -prostituzione -ricettazione -stupidaggini varie -false notizie propagandistiche a favore del regime -false offerte di lavoro c” è né sono a migliaia nei siti in internet italiani !
    In questi casi la autorità giudiziaria italiana non fa assolutamente nulla !
    La censura in Italia non è una novità ed è sempre esistita !
    Molti italiani fanno finta che non esista la censura in Italia perché vogliono illudersi di vivere in un paese libero .
    Se una cosa che non ti piace fai finta che non esista a lungo andare pure ci credi !
    Cosi funziona la mentalità italiana !
    Ignorare i problemi è far finta che tutto vada ben !