Camponogara, un puntino nella carta geografica del Veneto. Uno dei tanti piccoli comuni di una regione dove c’è un forte spirito di appartenenza. Un puntino che, grazie alla penna di Emanuele Compagno, diventa il centro di storie di eroi e banditi, santi ed aspiranti Miss Italia, ma soprattutto uomini della porta accanto che per un giorno nella vita balzano agli onori della cronaca nazionale. Dal criminale Felice Maniero all’eroe Matteo Vanzan, dal capo della mafia al lagunare caduto a Nassirija onorando quell’Italia che oggi vogliamo celebrare. Perché la Storia, quella con la S maiuscola, come scrive l’autore, può passare anche per un piccolo borgo.
Per al prima volta in Italia, e in occasione dei 150 anni dall’Unità, esce un libro che narra la storia di un militare caduto nelle missioni all’estero. Un accostamento con Felice Maniero, il boss della mala del Brenta, che lascia emergere la potenzialità della nostra terra veneta. Uno stimolo a riflettere oggi, a 150 anni dall’Unità, sul bisogno della nostra Nazione di ritrovare la sua nuova unità.
L’esempio di questa maturazione arriva da una terra, quella veneta, che diventa trampolino per tutta l’Italia. Proprio qui si è compiuta l’evoluzione che l’ha resa famosa, non più per le infiltrazioni mafiose che l’avevano colpita, ma per i nuovi eroi italiani nel mondo. Da Felice Maniero, il capo della mafia del Brenta, a Matteo Vanzan, il lagunare morto a Nassirija in Iraq. Dal male al bene, dall’eroe negativo a quello positivo, dall’egoismo al dono si sé.
Tra tanti libri che parlano di mafia, finalmente un libro narra un’Italia che vince la mafia. Perché la storia, con la S maiuscola, si scrive anche nei piccoli centri, come Camponogara, dove è vissuto Vanzan e dove la mala ha operato.
Le tante storie raccontate nel libro dimostrano come la coscienza comune si formi passando attraverso una riflessione su ciò che ogni giorno ci capita accanto. Il libro, oltre al curioso accostamento tra Vanzan e Maniero, narra di tante altre storie vere. In ognuna si scopre pian piano la maturazione di una terra.
Dai recenti allagamenti che hanno segnato la nostra vita insieme, alle grandi opere che spesso sono motivo di forti polemiche tra la gente, dal rapimento di due bambini ai campioni veneti nello sport. C’è spazio anche per il ruolo di Napoleone Buonaparte da noi e per uno stimolo religioso e di fede che traspare in molte pagine.
Una cronistoria che si colora di romanzo dove un filo conduttore tiene unito tutto.
La prefazione è affidata a Vittorio Pierobon, vicedirettore de “Il Gazzettino”.
La casa editrice veneta “Edizioni del Noce” di Camposampiero ha creduto nel progetto editoriale pubblicando un’opera che ha un’eco nazionale.
Emanuele Compagno
“Destino comune. Da Felice Maniero a Matteo Vanzan”
Edizioni del Noce, 2011
pp. 240, euro 13,50