Caso Scazzi, parla Cosima Serrano: avrebbe potuto salvare Sarah

cosima serrano

Avetrana, 23 marzo 2011

Dopo mesi di silenzio Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e madre di Sabrina, è tornata a parlare pubblicamente. Lo ha fatto in due interviste, una al quotidiano La Stampa e una al programma di canale 5 Matrix.

Cosima è la zia di Sarah, la sorella della madre. Su di lei si è sempre vociferato che non potesse non sapere quello che è accaduto quel 26 agosto in casa sua, quando la piccola Sarah è stata strangolata e uccisa. Non solo, si è anche ipotizzato che Cosima in qualche modo abbia avuto un ruolo attivo nella vicenda, ma la sua posizione finora è sempre rimasta pulita e non è mai stata indagata. La donna, poi, ha sempre sostenuto la completa innocenza di sua figlia Sabrina (in carcere perché accusata dal padre) ed è convinta che l’assassino sia suo marito Michele.

Ora che è tornata a parlare, Cosima racconta il suo rammarico per non aver salvato Sarah, per non aver capito il gioco diabolico nel quale era finita la nipote: “Se mi avessero detto dei soldi che gli regalava mio marito, cinque euro, lui che non dava mai un centesimo a nessuno. Mi sarei allarmata, mi sarei preoccupata e avrei fatto delle domande. Per tanti anni quando una persona non da mai un centesimo e poi fa regali dicendo di non dire niente…”.

Ma c’è di più. Cosima rivela la confidenza/confessione fattagli dal marito riguardo al giorno dell’omicidio:  “Lui dice che quel giorno stava arrabbiatissimo per il trattore e Sarah gli ha chiesto ‘zio perché urli? perché sei arrabbiato?’ Lui le ha detto ‘vattene che è meglio’, ma Sarah ha continuato a fare domande. Allora lui l’ha spostata di peso e poi le ha buttato la corda (al collo, ndr)”.

Verità o tentativo da parte di una madre di scagionare sua figlia?

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