Il tentativo di violenza del suo assassino, il rifiuto e la reazione da parte di Yara, la rabbia dell’assassino e infine l’omicidio.
E’ caccia al colpevole, ma è anche il tempo della lettura attenta di diverse analisi: le analisi scientifiche, i risultati dell’esame autoptico, le celle telefoniche, i nastri delle telecamere vicine al campo di Chignolo. Tutto per arrivare a un unico risultato: il nome del colpevole, forse dei colpevoli. E, come molti chiedono sul web e di fronte alle telecamere dei giornalisti, è il tempo della giustizia per la piccola Yara.
Le indagini – sempre più serrate – da parte degli inquirenti stanno accerchiando 10 persone sospette per comparare il loro dna con le tracce di dna repertate sul cadavere e nel luogo del suo ritrovamento. Si tratta di persone del posto.
Si sta cercando di capire che cosa sia accaduto quel 26 novembre 2010 a Yara Gambirasio: che cosa è accaduto nei dintorni della palestra di Brembate di Sopra dove Yara si allenava come ginnasta. Una promettente stella della ginnasta ritmica. Perché, in ogni caso, la palestra racchiude qualche mistero, o quantomeno la zona intorno al centro sportivo è – di fatto – il cuore della scomparsa della tredicenne.
Qual è, allora, la dinamica del rapimento di Yara Gambirasio e qual è il profilo del suo assassino? Che tipo di soggetto è?
In queste ore i criminologici hanno parlato riferendo, ognuno, il proprio parere tecnico alle telecamere del Tg5. Ascoltiamoli.
Qual è la dinamica dell’aggressione subita da Yara Gambirasio?
MASSIMO PICOZZI
”Eliminata la pista dell’estorsione e della vendetta, quello sessuale e’ il movente piu’ accreditato nelle ultime ore”.
VINCENZO MASTRONARDI
Si tratterebbe di un omicidio ”di natura sessuale, non un semplice tentativo di approccio, ma convintamente sessuale”.
CARMELO LAVORINO
L’aggressore ”ha perso il controllo, ha cercato di effettuare un’aggressione sessuale nei confronti della piccola, ma quando ha capito di essere andato oltre, ha temuto di essere denunciato e di perdere il rispetto e la dignita’ e di vedere infangata la propria situazione sociale: cosi’ e’ passato all’atto distruttivo aggressivo”.
ROBERTA BRUZZONE
“E’ un’aggressione premeditata volta ad avere la disponibilita’ sessuale di Yara e poi a liberarsene”
Qual è l’identikit del possibile assassino?
MASSIMO PICOZZI
”L’ipotesi e’ che si tratti di una persona che conosceva la ragazza e che sul suo corpo aveva delle fantasie perverse oppure qualcuno di occasionale che sempre per queste fantasie ha prima adescato e poi aggredito Yara Gambirasio”
VINCENZO MASTRONARDI
”L’ipotesi piu’ probabile e’ che possa essere un predatore sessuale, giovane, ma non eccessivamente, intorno ai 30 anni. Si muove agevolmente perche’ abita in quella zona. Il corpo lo ha rilasciato mosso da un rigurgito di pietas cristiana”.
CARMELO LAVORINO
E’ il ”Classico soggetto insospettabile, di buona famiglia, con dei figli della stessa eta’ della vittima e che gode della sua fiducia, proprio perche’ era considerato soggetto non pericoloso e che ha potuto abbattere le difese della vittima grazie al rapporto di frequentazione, di conoscenza e di fiducia”.
ROBERTA BRUZZONE
E’ ”una persona che Yara conosceva e di cui probabilmente seppur minimamente si fidava, abbastanza da seguirlo senza particolari problematiche”.