Milano, 1 marzo 2011
Si è conclusa nella notte l’autopsia sul corpo di Yara Gambirasio. Nei prossimi giorni verranno completate le analisi di laboratorio da un genetista e da un tossicologo. Da quanto è emerso finora, Yara non avrebbe subito violenza sessuale. Ma è d’obbligo usare il condizionale, in quanto le condizioni del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, non permettono di dare la certezza assoluta. Tuttavia a favore di questa tesi c’è anche il fatto che la ragazzina era completamente vestita, indossava giaccone, maglione, pantaloni e scarpe. Le mutandine erano tagliate, ma probabilmente a causa di una delle coltellate.
È stato confermato che le coltellate inferte alla povera Yara sono state 6, una al collo, una al polso e 4 alla schiena (di cui una probabilmente mortale all’altezza dei reni), ma non si esclude che ci possano essere stati altri colpi impossibili da rilevare ora. La dottoressa Cristina Cattaneo, responsabile dell’equipe dell’Istituto di Medicina Legale di Milano che ha eseguito l’autopsia, nei prossimi giorni si avvarrà della collaborazione di esperti di scienze naturali per valutare gli effetti sul cadavere degli agenti atmosferici e ambientali.
10 SOSPETTATI: si tratta di 10 abitanti del luogo con precedenti per reati a sfondo sessuale. Il loro Dna in questi giorni verrà comparato con alcune tracce trovate nel corpo della piccola Yara. Tuttavia non è questa l’unica pista da percorrere. La cosa più probabile, infatti, è che Yara conoscesse o quantomeno si fidasse della persona che ha incontrato. Dalla ricostruzione dei suoi spostamenti, potrebbe trattarsi di una persona incontrata in palestra o nelle immediate vicinanze che, magari con la scusa di riaccompagnarla a casa, le ha proposto di salire nella sua macchina. Saranno importanti, in questo senso, gli ulteriori accertamenti sui tabulati telefoniche e sulle celle: si cerca in particolare un telefono che potrebbe aver agganciato la cella di Brembate e quella di Chignolo negli stessi istanti in cui le agganciava il cellulare di Yara, prima di spegnersi per sempre.
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