Perugia, 31 gennaio 2011
E’ giallo a Perugia: Elisa Benedetti, una ragazza di 25 anni, è stata trovata morta nei pressi della zona boscosa di Civitella Benazzone, in un’ansa del torrente Ventia. Il cadavere si presentava sporco di fango. La ragazza era scomparsa nella notte di sabato 29 gennaio.
LA RICOSTRUZIONE – Elisa e una sua amica, Vanessa C., avevano trascorso il sabato sera in una discoteca in località Casa del Diavolo (Perugia). Avevano bevuto parecchio e avevano fatto amicizia con 4 ragazzi nordafricani. All’uscita del locale le due ragazze, a bordo della Fiat Punto grigia di Vanessa, si erano dirette verso Città di Castello, dove abitavano. All’altezza dello svincolo della E45 a Ponte Felcino avevano avuto un piccolo incidente con un’altra auto. Vanessa era subito scesa per chiarirsi con l’altro conducente, ma a quel punto Elisa, senza dire nulla, aveva acceso la macchina e se n’era andata, sparendo nel nulla. A questo punto Vanessa, preoccupata, aveva chiamato i carabinieri per avvertire dell’allontanamento dell’amica. Anche Elisa poco dopo aveva chiamato il 112 (notizia però non ancora confermata), dicendo “Non so dove mi trovo, mi hanno violentata, l’auto mi sta scivolando, aiutatemi”. Una telefonata alquanto allarmante. Poi più nulla fino al ritrovamento dell’auto, avvenuto domenica mattina, e del cadavere della ragazza (avvenuto lunedì mattina), che distava circa un chilometro dalla macchina.
Gli inquirenti in queste ore stanno raccogliendo diverse testimonianze, a partire da quelle dei ragazzi con cui Elisa aveva passato la serata e dell’amica Vanessa, che sembra aver fornito versioni discordanti. Elisa quando si è allontanata aveva con sé 2 telefoni, il suo e quello dell’amica. Il suo è stato ritrovato scarico all’interno dell’auto, mentre quello di Vanessa, che avrebbe utilizzato per chiamare i carabinieri, lo aveva addosso. Sono stati ascoltate anche due persone residenti in prossimità del luogo del ritrovamento del corpo: una donna ha raccontato di aver visto una ragazza in stato confusionale, che dopo averle suonato il campanello si sarebbe allontanata su una Fiat, seguita da altre due auto; un uomo ha invece dichiarato che qualcuno avrebbe suonato al suo citofono senza però dire alcunché.
Da una prima ispezione cadaverica effettuata dalla dottoressa Annamaria Verdelli, risulterebbe che la ragazza non ha subito violenza. Alcuni abiti appesi ad asciugare nei pressi del torrente fanno ipotizzare che la ragazza possa essere morta di freddo, ma è ancora presto per dire qualcosa di definitivo.
Elisa, che lavorava in un call center insieme all’amica Vanessa, viveva col fidanzato a casa del padre Osvaldo. Circa 2 mesi fa era venuta a mancare la sua mamma e, per questo, la ragazza appariva molto turbata.