L’anello di Pino Pelosi – Il colonnello Vitali riferisce, per quanto appreso a sua volta dal personale operante, Carabinieri di Ostia, che subito dopo l’arresto il Pelosi chiese di cercare in macchina un anello, e che un anello fu poi rinvenuto vicino al cadavere.
Gli Interrogatori di Pino Pelosi
«Io cercavo le sigarette, l’accendino e un anello mio: si tratta di un anello d’oro con pietra rossa, a fianco della pietra ci stavano due aquile e tutt’intorno la scritta “United States of America”».
A questo punto il dottor Masone esibisce l’anello repertato che il Pelosi riconosce per il proprio e dichiara che “può darsi” che l’abbia perso mentre vibrava i colpi. Si fa presente che la scritta è lievemente differente e che dice esattamente “United States Army”
L’imputato dichiara: «L’anello è mio, l’ho comprato da uno “stuart” che lo ha portato dall’America. Ripeto che i fatti sono quelli da me narrati e che ho agito per difendermi e che ho colpito duramente quando ho avuto l’impressione che il Paolo mi volesse proprio ammazzare per come si stava comportando. Durante i fatti che ho descritto ero solo, anzi siamo stati sempre solo io e il Paolo dal momento in cui abbiamo lasciato l’osteria fino a quando è successo quello che è successo».
Interrogatorio del 2 novembre 1975
A domanda risponde: «Io portavo due anelli ognuno al dito mignolo delle mani. Non ricordo in quale dito mignolo io portavo l’anello d’oro che ho perduto e che ho cercato in caserma. Non so se lo portavo al mignolo della mano destra o della sinistra». A domanda risponde: «A sfilarlo, il detto anello, veniva via subito, mentre l’altro anello d’argento che ho qui in carcere mi sta stretto. Non ricordo nemmeno il dito in cui portavo l’anello che ho qui in carcere. A volte questo lo spostavo da un mignolo all’altro perché mi stava stretto e mi dava fastidio».
Interrogatorio del 13 novembre 1975
A domanda risponde: «Non posso precisare come ho smarrito l’anello d’oro laminato. Può darsi mentre colluttavo col Pasolini, può darsi mentre scappavo. Se sapevo dove mi era caduto non l’avrei chiesto ai carabinieri».
Interrogatorio del 13 novembre 1975