Roma, 30 ottobre 2007
All’uscita della stazione ferroviaria di Tor di Quinto la sera del 30 ottobre 2007 Giovanna Reggiani, 47 anni, viene aggredita da un romeno di 24 anni, Romulus Nicolay Mailat, abitante di un campo rom abusivo proprio nei pressi della stazione.
A dare l’allarme è la zia di Mailat, Emilia Neamtu, che ferma il conducente di un autobus pregandolo di chiamare il 113 perché ha visto Mailat con in braccio il corpo della donna. I soccorritori trovano la signora Reggiani in un fossato in condizioni disperate e in stato di coma, ma ancora viva. Sul suo corpo i segni di una violenza inaudita: è priva di biancheria intima, la camicia è strappata, un seno scoperto e i pantaloni calati. Il corpo è devastato da contusioni ed ecchimosi, provocate da pugni e da un corpo contundente. La vita di Giovanna Reggiani si spegnerà 2 giorni dopo all’ospedale Sant’Andrea.
Arrestato subito, Mailat ammetterà solo la rapina nei confronti della signora Reggiani, lasciando intendere la presenza di altre persone durante l’aggressione. Ciò nonostante sarà lui l’unico condannato: ergastolo per omicidio, rapina aggravata e violenza sessuale.