Cesena (Forlì), 1 settembre 1992.
Cristina Golinucci, 21 anni, originaria di Ronta di Cesena, è scomparsa il primo settembre 1992 dopo essere uscita di casa per recarsi al convento dei Frati Cappuccini di Cesena, sul colle del Garampo, dove aveva appuntamento con il suo confessore e padre spirituale, padre Lino Ruscelli.
Gli amici di Cristina dichiararono subito che la ragazza non avrebbe avuto motivo di sparire volontariamente.
L’automobile di Cristina Golinucci, una Fiat 500, è stata ritrovata successivamente, chiusa a chiave, nel parcheggio del convento: è l’unica traccia lasciata dalla ragazza, la cui scomparsa rimarrà avvolta nel più fitto dei misteri.
Il convento dei Cappuccini di Cesena verrà ispezionato; in particolare, il 21 maggio 2010, dalle 9 del mattino fino a tarda serata, quattro specialisti della Polizia Scientifica Ert (Esperti Ricerche Tracce) di Roma, insieme a due colleghi di Bologna e altrettanti di Cesena, hanno ispezionato il convento grazie all’uso di un georadar – strumento molto sofisticato in grado di vedere la forma di un oggetto sepolto e il suo spessore fino a una profondità di 10 metri – e di due metal detector.
Nei giorni e mesi successivi le ricerche proseguiranno, ma invano.
Marisa Golinucci, la madre di Cristina, è da sempre convintissima che la tomba di sua figlia sia lì dentro, dentro il convento dei Frati Cappuccini di Cesena. La mamma di Cristina Golinucci combatte ed è molto attiva con l’Associazione Penelope, l’Associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse.