Hanno arrestato Marco Di Muro, il fidanzato. Omicidio volontario aggravato. E’ la svolta nel caso della morte di Federica Mangiapelo, la sedicenne ritrovata morta nella sabbia e tra onde del lago di Bracciano alle prime ore del il 1 novembre 2012. Di Muro, 25 anni, è sempre stato quello su cui si appuntavano i sospetti dei genitori di Federica, ma un pò di tutti. Molte le contraddizioni nel suo racconto di quella notte. Molte le cose non credibili. Come era arrivata Federica dal centro di Anguillara (dove l’aveva lasciata Marco, dopo una lite in auto) alla spiaggia su cui è stata ritrovata, distante chilometri? Da sola, in una notte gelata e battuta dalla pioggia? E per farci cosa, con chi? No, avrebbe avuto paura di farlo: chi la conosceva lo sa. E come ha fatto ad annegare in venti centimetri d’acqua, lei che era così brava a nuotare? E che ci stava a fare, di notte, dentro il lago e le sue grandi onde di quella notte? E perché Marco disse che era tornato subito a casa quando le telecamere di una stazione di servizio lo inquadravano invece a far benzina, dopo aver lasciato Federica? E perché ai carabinieri aveva stupidamente consegnato il suo secondo cellulare, non quello che aveva quella notte? Perché aveva detto a sua madre di lavargli subito gli abiti che indossava la notte di Halloween, sui quali poi vennero trovate le tipiche micro-alghe del lago? Poi è stato il tempo delle due perizie collegiali sul cadavere di Federica, delle dissonanze tra i periti. Il primo verdetto era stato: malattia cardiaca. Il secondo: annegamento.
Ora Marco Di Muro, che non ha mai detto una parola pubblicamente, che non ha mai detto una parola ai genitori di Federica, che non ha mai rilasciato mezza intervista, che non ha mai detto nulla davanti ai giudici, è ai domiciliari. “Io so solo che quella sera mia figlia è uscita con lui e lui non l’ha riportata a casa“, dice il papà di Federica.
di Fabio Sanvitale