Nuovo workshop all‘eCampus: stavolta sulle persone che svaniscono nel nulla. “Sulle tracce di chi è scomparso” è il titolo: ed è il quinto appuntamento di criminologia organizzato dall’Associazione Modem in collaborazione con l’Università eCampus, nella sede romana dell’Ateneo in Via Matera 18, dal 12 al 14 dicembre. E con un prezzo speciale per i lettori di CN.
Cifre: in Italia scompaiono in media circa sette persone al giorno. Un esercito silenzioso di uomini, donne e bambini dei quali, all’improvviso, non si hanno più notizie. Tanti sono ritrovati: scappati di casa, suicidatisi, vittime di incidenti o allontanati per vuoti di memoria. Ma altri sono destinati a rimanere nell’oblio. Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Roberta Ragusa, ma anche le piccole Angela Celentano, Denise Pipitone e Maddie McCann. Migliaia di nomi e di volti strappati di colpo alla loro quotidianità, per entrare in un tunnel senza uscita, in cui spesso si perdono anche le indagini.
Proprio in questi giorni vi stiamo raccontando (qui e qui) la battaglia che Rossella Accardo (nella foto in alto) sta conducendo davanti al Tribunale di Roma, dove ha fermato il suo camper per protestare senza parole contro la decisione della Procura di Palermo di archiviare per la seconda volta l’inchiesta sulla scomparsa del suo ex marito e del figlio, avvenuta in un qualsiasi giorno d’agosto del 2007. Sono state fatte come si deve quelle indagini? Se pensiamo ai carabinieri, vi rispondiamo: sì. Se pensiamo alla Procura, vi rispondiamo: no. Molto ancora si può fare per capire chi ha portato via a Rossella il figlio. Ecco allora che proporre strutture speciali delle forze dell’ordine che lavorino solo sugli scomparsi, e che impostino le indagini con metodologie diverse, beh, di senso ne ha molto.
L’argomento è di quelli che ti colpiscono dritto al cuore, che t’incollano allo schermo e non ti fanno staccare gli occhi dai giornali. Ma come si gestiscono queste emergenze? Come vanno condotte le ricerche? Quali tecnologie vengono impiegate e risultano più efficaci? Parleremo allora del ruolo cruciale giocato dai media nei casi di scomparsa, con un focus interamente dedicato alla Tv di servizio, alle tecniche d’inchiesta e al lavoro redazionale. Di grafologia investigativa, dell’identificazione dei corpi e di antropologia forense, di unità cinofile di ricerca; dei casi Orlandi, Claps e Dell’Unto. Interverranno Andrea Purgatori, già inviato del Corriere della Sera e attuale Presidente di Greenpeace Italia; Pino Rinaldi, storico autore della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?; Pino Nazio, giornalista nonché ex inviato e autore della stessa trasmissione; il “nostro” Fabio Sanvitale, giornalista investigativo, scrittore ed esperto di cold cases; Sara Cordella, grafologa forense; Chantal Milani, docente di odontologia e antropologia forense e identificativa; Andrea Bogiatto, Dog Trainer; e Paolo Foschi, giornalista del Corriere della Sera e scrittore. Infine, Silvia Mainas e Daniele Tocco presenteranno una App che hanno realizzato e che è finalizzata proprio a rintracciare persone scomparse.
Persone che ci sorridono tristemente dalle fotografie sbiadite, dai filmini amatoriali che i media propongono a ripetizione tra appelli, avvistamenti e false piste. Vecchie immagini che spesso ci parlano di un altro mondo, di un’altra epoca, raccontando storie che non avremmo mai voluto sentire perché, in fondo, a far perdere le loro tracce sono quasi sempre persone comuni, con le quali è facile identificarsi e poi perché la tragedia è il più democratico dei mali: può capitare a chiunque.
Il corso, rivolto ad avvocati, giornalisti, psicologi, criminologi, studenti e appassionati, avrà una durata complessiva di venti ore, ripartite tra venerdì pomeriggio (13.30-19.30), sabato (9.00-14.00 e 15.00-19.00) e domenica mattina (9.00- 14.00). E’ accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per 20 crediti formativi ai fini della Formazione Professionale Continua.
Per informazioni e prenotazioni: 800271789;ufficiostampa@uniecampus.it
di Redazione CN