Novità nelle indagini sulla morte di Elena Ceste, la mamma scomparsa da Costigliole d’Asti il 24 gennaio scorso e ritrovata cadavere in un canale di scolo lo scorso 18 ottobre ad Isola d’Asti, poco distante dalla sua abitazione. Secondo gli inquirenti, infatti, alla luce degli accertamenti sui resti della donna e dei sopralluoghi nel punto in cui è stata ritrovata, Elena non si sarebbe suicidata, ma sarebbe stata uccisa in un luogo diverso da quello del ritrovamento. Dunque, la casalinga sarebbe stata occultata nel canale Rio Mersa successivamente al suo omicidio. Le cause della morte sono però ancora ignote, e soltanto ulteriori esami sul corpo della donna potranno fornire risposte a tale interrogativo. Gli inquirenti ritengono che il cadavere di Elena possa essere stato trasportato in quel canale avvolto in un telo agricolo in nylon ritrovato vicino al corpo. Si tratterebbe di un telo molto simile a quelli in possesso di Michele Buoninconti, il marito di Elena. Per questo motivo, nei giorni scorsi gli inquirenti sono ritornati a casa di Michele per scattare alcune fotografie e recuperare alcuni teli da confrontare e analizzare.
Nello specifico, la procura di Asti è giunta a tali conclusioni grazie all’analisi della posizione del corpo, ritrovato rannicchiato, e alla posizione del cranio della donna rinvenuto in una posizione innaturale forse a seguito dell’azione di qualche animale o degli eventi atmosferici di questi mesi. Scavando in profondità nel terreno grazie ad una tecnica innovativa, è stato possibile recuperare e ricostruire quasi l’intero scheletro della donna, che ora i periti studieranno assieme ad un frammento di fegato che consentirà di sapere se Elena avesse fatto uso o meno di psicofarmaci e se sia morta o no per annegamento.
Intanto, il medico curante di Elena Ceste, il dottor Mario Gozzellino, che aveva visitato la donna soltanto il giorno prima della sua scomparsa, ha escluso che la sua paziente fosse depressa e che assumesse psicofarmaci, precisando di averla trovata serena come sempre. I genitori di Elena hanno inoltre confermato che il 3 novembre 2013 la figlia aveva loro confidato che il suo matrimonio era in crisi. E infatti finalmente spunta l’amico e amante di Elena, tale Antonio, un meccanico 42enne di Settimo Torinese, ex compagno di scuola della donna. I due si erano ritrovati su Facebook ed avevano avuto diversi incontri nella casa di Costigliole e nelle vicine cave nei pressi di un centro commerciale. Al momento, però, Michele Buoninconti resta l’unico indagato per l’omicidio di sua moglie.
di Simone Rinaldi