di Andrea Minotti
Spunta nuovamente l’ipotesi di violenza sessuale per la piccola Yara, scomparsa il 26 novembre del 2010 e trovata cadavere tre mesi dopo. L’equipe medico-legale avrebbe trovato sugli abiti della giovane un organismo minuscolo,difficile da distinguere anche al microscopio, che potrebbe far parte del liquido seminale, forse uno spermatozoo. Per confermare l’ipotesi, che per gli inquirenti è priva di attendibilità, quindi saranno necessari ulteriori accertamenti.
Di una simile prova si era già parlato nel giugno scorso ed era già stato spiegato che sarebbe stato impossibile risalire al suo “legittimo proprietario”. Sono state già confrontate le tracce genetiche di 14.000 persone, ma senza trovare alcun riscontro. L’unica corrispondenza parziale ha condotto ad un giovane frequentatore di una discoteca, che si trova nei dintorni del luogo di ritrovamento del corpo di Yara. La madre del ragazzo, in passato, aveva lavorato come colf in casa Gambirasio.
Erano stati controllati anche il DNA dei parenti del giovane e anche quello dei numerosi abitanti del paese dove abitava la piccola Yara, in Val del Risio, ma senza risultati apprezzabili.
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