Bergamo, 22 marzo 2011
Potrebbe essere vicino ad una svolta il giallo della morte di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa da Brembate Sopra (Bg) il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere il 26 febbraio 2011 in un campo di Chignolo d’Isola (Bg).
In queste ore, infatti,è trapelata la notizia che sulla felpa indossata dalla ragazza sarebbe stato isolato un nuovo Dna. Più precisamente, questa traccia si troverebbe nella parte laterale della felpa: grazie a ciò e al fatto che la ragazza indossava anche il giaccone, questo Dna sarebbe perfettamente leggibile, non avrebbe quindi subito gli agenti atmosferici e i liquidi della decomposizione del cadavere.
Il profilo genetico in questione apparterrebbe a un uomo estraneo alla famiglia e alla cerchia di conoscenti. Ci si chiede allora se possa essere collegato ai prelievi di Dna effettuati ieri su alcuni imprenditori della zona.
Il ritrovamento di questa traccia, in ogni caso, riapre la speranza che la soluzione di questo caso sia alle porte. Dopo il ridimensionamento dell’importanza dei due Dna trovati nei guanti di Yara, infatti, la sensazione era che si stesse ripartendo da zero. Il Dna sulla felpa, invece, potrebbe davvero essere contestuale all’omicidio, in particolare alle fasi di colluttazione che l’hanno preceduto. Se così fosse, l’assassino potrebbe avere le ore contate.
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