di Andrea Minotti
A Monterrey, in Messico, la polizia ha arrestatato Maria Jimenez, una ventiseienne coinvolta in almeno 20 omicidi. La donna, si sospetta, farebbe parte dei Los Zetas (gruppo di cui fanno parte alcuni elementi dei Las Panteras, nemici del Golfo e dei Sinaloa), organizzazione criminale composta da ragazze minorenni al servizio dei signori della droga, chiamate per “fuoco di supporto” e pagate per fare ricognizioni, infiltrazioni e omicidi.
La richiesta di donne-killer in Messico è in aumento, perché destano meno sospetti; la “paga” per uccidere è di 760 dollari. La cattura di Maria Jimenez, detta la “Tosca”, è stata resa possibile tramite un blitz avvenuto precedentemente, il 24 marzo, sempre a Monterrey, che aveva visto finire in manette la leader di un gruppo criminale, Rosa Martinez di 30 anni, detta la “Pato”, e di sua sorella Ana detta la “Guera”.