di Valentina Magrin direzione@calasandra.it
Roberta Ragusa è una bellissima donna di 44 anni che vive a San Giuliano Terme, alle porte di Pisa. Sposata da vent’anni con Antonio Logli, ha due figli a cui è legatissima, di 15 e 11 anni. Insieme al suocero, Roberta è titolare dell’autoscuola Futura Pisa, dove spesso lavora anche il marito.
Dallo scorso 14 gennaio di Roberta non si hanno più notizie. Il marito racconta che la sera precedente intorno alle 23, dopo aver messo a letto i figli, lui era andato a sistemare l’ufficio dell’autoscuola e al suo ritorno a casa, intorno alla mezzanotte, Roberta era in cucina a guardare la televisione. A quel punto lui era salito in soffitta, dove si era trattenuto alcuni minuti, e poi era andato a letto addormentandosi subito e non accorgendosi se la moglie lo aveva raggiunto o meno. L’indomani mattina alle sette meno un quarto era suonata la sveglia e Antonio si era accorto dell’assenza di Roberta.
La donna si sarebbe allontanata di casa con indosso un pigiama rosa e un paio di scarpe da ginnastica bianche, lasciando a casa cellulare, chiavi, documenti e borsa. I familiari ipotizzano che possa essere stata vittima di un vuoto di memoria, causato da un incidente domestico avvenuto pochi giorni prima: il marito, che si trovava davanti a lei nella scala che conduce in soffitta, era scivolato indietro con una scatola in mano e l’aveva travolta facendole sbattere violentemente la testa. Roberta, seppur dolorante, si era fatta visitare dal suo medico solo tre giorni dopo, ossia la mattina prima della sua scomparsa.
Antonio Logli si prodiga in diversi appelli per ritrovare la moglie, sostenendo che non avrebbe avuto nessun motivo per allontanarsi, visto che tra di loro non c’era alcun problema. A smentirlo sono le amiche della palestra di Roberta, che raccontano come la donna fosse invece molto demoralizzata per la totale assenza d’amore nella sua vita di coppia e per il fatto che Antonio, da ormai 6 anni, ha un’amante più giovane di lei di quasi vent’anni. Si tratta di Sara Calzolaio, una ragazza che lavora come segretaria presso l’autoscuola di Roberta e che è stata per diverso tempo la baby sitter dei suoi figli.
Nella notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo i locali dell’autoscuola e l’abitazione della famiglia Logli vengono perquisiti a fondo dai Ris, e il 2 marzo Antonio Logli viene iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario: un atto dovuto, precisano gli inquirenti, necessario per poter svolgere tutti gli accertamenti con le garanzie difensive. Ma la sensazione è che ci sia qualcosa di più. Si indaga, ad esempio, su due telefonini scomparsi, appartenenti a Logli e alla sua amante, e sulla telefonata che i due si erano fatti proprio intorno alla mezzanotte tra il 13 e il 14 gennaio, quando Antonio, secondo le sue dichiarazioni, era salito in soffitta prima di andare a letto. Anche l’incidente domestico avvenuto a pochi giorni dalla scomparsa di Roberta desta qualche sospetto.
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