Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri, hanno ottenuto l’annullamento della custodia cautelare dal tribunale del Riesame. I due hanno lasciato il carcere di Taranto, dopo l’accoglimento dei ricorsi contro l’ordinanza emessa dal gip il 23 febbraio. Carmine Misseri e Cosimo Cosma rimangono comunque indagati per soppressione di cadavere.
L’avvocato Raffele Missere, secondo quando riportato da RaiNews, descrive un Cosimo Cosma felice e speranzoso per una risoluzione positiva delle indagini. “Sono stato in carcere 16 giorni da innocente, è stata un’esperienza terribile”. “Non sono arrabbiato, ho rancore nei confronti di mio fratello Michele”, sono state invece le parole di Carmine Misseri. I motivi della scarcerazione sono attualmente sconosciuti, verranno resi noti solo nei prossimi giorni.
“Attendiamo di conoscere le motivazioni del provvedimento – ha dichiarato all’Ansa l’avvocato Raffaele Missere – Sin dal primo momento abbiamo contestato l’interpretazione che la procura dava delle intercettazioni ambientali. Nei dialoghi tra Cosma e la moglie non c’è nulla per risalire alla responsabilità diretta o indiretta del mio assistito”. Anche l’avvocato Bullo, difensore di Carmine Misseri, attende il deposito delle motivazioni del provvedimento per decidere le prossime mosse.