Yara Gambirasio sarebbe stata prima aggredita e poi strangolata. “L’assassino l’ha massacrata a pugni come dimostrano due vistose ecchimosi sotto gli occhi e un colpo tremendo alla tempia sinistra. Quando è stata strangolata Yara era in stato di incoscienza. Non si difendeva più”.
Queste sono le indiscrezioni riportate dal settimanale “Oggi” e che ricalcherebbero le conclusioni a cui sarebbe arrivata l’anatomopatologa Cristina Cattaneo (incaricata dell’autopsia sul corpo di Yara Gambirasio) dopo aver analizzato i segni lasciati dall’assassino. Si sarebbe trattato dunque di una violenta colluttazione, al termine della quale l’omicida avrebbe infierito sul suo corpo della vittima con un coltello. Per questo motivo sarebbero assenti tracce di sangue.
Non è dato sapere quanto possano essere attendibili queste indiscrezioni: nella conferenza stampa di oggi, infatti, il procuratore capo di Bergamo Massimo Meroni ha espresso forti dubbi sulle cause della morte di Yara Gambirasio. L’unica certezza riguarda i primi esami medico-legali: “nessuna delle lesioni riscontrate ha provocato la morte” anche se possono aver “concorso” al decesso. Il sostituto procuratore di Bergamo Letizia Ruggeri non ha inoltre confermato l’esistenza di una nuova traccia di Dna, informazione diffusa dalla stampa questa mattina.