Dronego (CN), 7 marzo 2011
A un mese dall’omicidio di Fatima Mostayd, la diciannovenne marocchina residente a Dronego (Cuneo), il suo assassino pare abbia finalmente un nome: si tratterebbe di Abdelilah Mabrak, un marocchino di 24 anni, raggiunto da uno decreto di fermo il 3 febbraio. Il ragazzo era un collega di lavoro di Fatima presso un’azienda che si occupa del montaggio di biciclette e proviene dalla famiglia che aveva ospitato Fatima e il fratello appena giunti a Dronego.
LA VICENDA: Fatima Mostayd è stata trovata morta il 7 febbraio 2010 poco dopo le 17 nell’appartamento che condivideva col fratello nella cittadina del cuneese. Il suo corpo era riverso a terra in camera da letto, trafitto da numerose coltellate ma senza segni evidenti di violenza. Fatima da poco si era sposata in Marocco e a breve il marito l’avrebbe raggiunta in Italia. Una vita senza ombre la sua: un lavoro onesto, poche e selezionate amicizie. Si era trasferita da poco a Dronego da Marsala (Trapani), dopo la morte del padre. Appena arrivata nel centro del cuneese, aveva trovato ospitalità presso una famiglia di connazionali, in attesa di trovare un appartamento per sé e suo fratello.
E proprio a questa famiglia di connazionali appartiene quello che ora è indicato come il suo assassino. Gli inquirenti però non si sbilanciano né sul movente (che potrebbe essere un’avance respinta) né sulle effettive dinamiche dell’omicidio, segno che le indagini, seppur giunte a una svolta, non sono ancora finite.
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