”Abbiamo accolto malissimo la notizia, ci eravamo identificati con la storia di Yara e con la storia della sua famiglia. Da una parte ci aspettavamo che la vicenda potesse avere una conclusione cosi’, ma avevamo anche la speranza che potesse essere diversa. Il fatto che non ci fosse nessuna notizia certa sulla scomparsa ci faceva sperare”.
A parlare e’ Andrea Valesini, caporedattore della cronaca dell”Eco di Bergamo’, il quotidiano che piu’ da vicino ha seguito il caso della scomparsa di Yara Gambirasio e a cui, tra l’altro, fu inviata la lettera anonima in cui si suggeriva di cercare la ragazza nel cantiere di Mapello.
Molte altre lettere sono arrivate al quotidiano, spesso di mitomani, spiega Valesini, ma anche lettere di solidarieta’ da pubblicare o da recapitare alla famiglia. (Adnkronos)