Dopo un anno esatto dalla sua morte, oggi si sono celebrati i funerali di Marina Patriti, la donna rapita e uccisa lo scorso febbraio dall’ex amante del marito, Maria Teresa Crivellari. Il suo corpo è stato dissequestrato pochi giorni fa, dopo esser stato a disposizione delle autorità giudiziarie per le indagini necessarie.
I FATTI – La sua scomparsa risale al 18 febbraio del 2010: Marina Patriti, una casalinga di 44 anni residente a Bruino, comune della provincia di Torino, sparisce nel nulla. Quello stesso giorno, una donna consegna al marito Giacomo Bellorio una busta che dice di aver trovato per caso. All’interno, le chiavi della macchina di Marina Patriti. E un biglietto che riporta a chiare lettere il suo desiderio di andarsene. Ma le circostanze mostrano da subito numerose incongruenze. La prima fa riferimento al messaggio sul telefonino ricevuto dal marito: “Vai a prendere il bambino a scuola che me ne sono andata”. Sms credibile, se non fosse che la coppia ha tre figli, ma il figlio che va ancora a scuola in realtà è una bambina. Da qui nasce il primo sospetto sulla scomparsa volontaria. Marina Patriti e il marito Giacomo avevano attraversato un periodo di crisi, a causa di una relazione extra-coniugale dell’uomo con Maria Teresa Crivellari. La famiglia della donna scomparsa si convince che l’ex amante abbia avuto un ruolo nella scomparsa di Marina. A sostegno della loro tesi le minacce e le telefonate della Crivellari verso Marina. La donna non aveva mai accettato la fine della storia con Giacomo Bellorio.
Le indagini proseguono nella stessa direzione e dalle intercettazioni telefoniche e ambientali emergono le conferme: il 5 novembre Maria Teresa Crivellari, 53 anni, viene arrestata con l’accusa di sequestro di persona, omicidio e distruzione di cadavere. Con lei due complici, Andrea Chiappetta e Calogero Pasqualino e, qualche giorno più tardi, anche Alessandro Manella, figlio della donna. Il 7 novembre il corpo di Marina Patriti viene ritrovato sepolto nel giardino di Maria Teresa Crivellari. La versione ufficiale: il 18 febbraio Marina è stata rapita e narcotizzata dai complici Chiappetta e Pasqualino e portata a casa della Crivellari. Marina Patriti è stata segregata nel garage per alcune ore, per poi venire uccisa con un cocktail di farmaci preparato dalla Crivellari e successivamente sepolta in giardino.
Dal carcere, Maria Teresa Crivellari continua a ribadire il ruolo attivo dell’ex amante Giacomo Bellorio. Con lui, secondo la versione della donna, avrebbe progettato i dettagli dell’omicidio: “Abbiamo continuato a vederci e ad essere amanti. Io l’avrei dovuta avvelenare con i farmaci, lui sarebbe venuto a portarla via con il furgone. Alla fine però ha avuto paura e ho dovuto seppellirla nel giardino di casa mia”. Giacomo Bellorio conferma invece di aver continuato a vedere l’ex amante, ma per cercare le prove del suo ruolo nell’omicidio. Dalle varie intercettazioni non risulterebbero inoltre complicità tra il marito della donna uccisa e la Crivellari.