Secondo alcuni quotidiani italiani, la Procura di Taranto avrebbe disposto la perquisizione della cella di Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi – la giovane di Avetrana trovata morta il 26 agosto 2010 – e padre di Sabrina Misseri, in carcere con l’accusa di omicidio in concorso ai danni della cugina Sarah. Documentazione interessante: così sarebbe stato definito il materiale cartaceo ritrovato all’interno della cella di Michele Misseri.
Lo scorso 15 gennaio, sono state diffuse le lettere che Michele Misseri ha scritto alle due figlie Sabrina e Valentina nel dicembre scorso: la lettera indirizzata alla figlia Sabrina, nella quale il padre scrive che la secondogenita é innocente, e’ datata 24 dicembre 2010, mentre la missiva indirizzata alla figlia maggiore Valentina – e a suo marito Stefano – risalirebbe all’11 dicembre scorso.
Si osservi, però, un particolare: in quest’ultima lettera, quella per Valentina, costellata anch’essa dai consueti errori grammaticali e ortografici che l’agricoltore commette, Michele Misseri usa toni diversi rispetto a quelli che utilizzerà successivamente, alla vigilia di Natale, nella lettera per Sabrina. “Non mi so spiegare cuello che mi sia successo perce’ nessuno mi crede tutto il mondo mi scriva e dici che io sto coprendo Sabrina […] dicono la mamma sia colpevole e io o paura che ci siano molti innocenti coinvolti speriamo che Dio ci la mandi buona”, scrive Misseri, concludendo poi: “Cara Valentina e Stefano, a me manca la mia famiglia perche’ piu’ per la mamma che sta da (..) perche’ a desso per me non ci sono piu’ amici sorelle ne fratelli ne gucini nemmeno nipoti stiamo isolati da tutti ma non anno torto loro non sanno la’ che mi successo a me io non volevo la morte di Sarah”.