Palermo, 20 gennaio 2011
Potrebbe trattarsi dei cadaveri di Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio scomparsi più di tre anni fa da Isola delle Femmine (Palermo). E’ questo il sospetto che si ha circa il ritrovamento di due cadaveri avvenuto in Francia, nel distretto di Perpignan, capoluogo dei Pirenei orientali. Il ritrovamento risale allo scorso novembre: i due corpi erano avvolti in dei tappeti legati con del nastro adesivo e distavano circa 3 km l’uno dall’altro. Le due vittime, secondo l’autopsia, sono state giustiziate a colpi di pistola sparati alla testa e alle vertebre, in pieno stile mafioso. Hanno i volti tumefatti e irriconoscibili, ma dall’esame del Dna si è stabilito che appartengono alla stessa famiglia e, nello specifico, potrebbe trattarsi di padre e figlio. Le indagini francesi però a questo punto si fermano, visto che non ci sono denunce di scomparse riguardanti un padre e un figlio né lì né nella vicina Spagna, che dista appena 40 km dal luogo del ritrovamento. Tuttavia un cittadino italiano, che si trovava in Francia, ha segnalato il caso di Antonio e Stefano Maiorana ed ora verrà effettuata la comparazione del Dna.
L’imprenditore edile Antonio Maiorana, 47 anni, e suo figlio Stefano, studente universitario di 22 anni, erano scomparsi il 3 agosto 2007 da un cantiere di Isola delle Femmine, dopo aver detto agli operai che sarebbero tornati di lì a poco. La loro auto era stata ritrovata chiusa a chiave nel parcheggio dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, ma i due non si erano imbarcati in alcun volo e neanche dai filmati delle telecamere di sorveglianza risultava il loro passaggio nello scalo palermitano. Padre e figlio, inoltre, si erano allontanati senza passaporto e senza documenti. Le indagini per molto tempo non avevano portato a niente, ma tra
giugno e luglio del 2008 due turisti italiani al rientro dalla loro vacanza a Barcellona avevano raccontato di esser certi di aver incontrato Antonio e Stefano in un locale della città catalana, la discoteca Pascià. La segnalazione era parsa attendibile e quindi si era iniziato a ipotizzare un allontanamento volontario, forse legato ad alcuni problemi lavorativi di Antonio Maiorana.
Ma a poco tempo da questa notizia, che aveva ridato un barlume di speranza a Rossella Accardo, madre di Stefano ed ex moglie di Antonio, ecco un’altra tragedia: il fratello minore di Stefano, Marco, che fino a quel momento aveva aiutato la madre nelle ricerche, il 6 gennaio 2009 si suicida gettandosi dal settimo piano. Nel suo appartamento viene trovato un albo di Topolino in cui Marco aveva annotato: ‘‘Mio padre diceva che se vuoi sconfiggere il tuo nemico devi fartelo amico, con Karina abbiamo distrutto la memoria del pc dove si conserva il materiale con cui si teneva… sapevo che quella mattina mio fratello andava a discutere qualcosa di grave e non sono riuscito a trattenerlo”. Marco quindi si è ammazzato perché non reggeva più il peso della scomparsa di suo padre e suo fratello, anche perché lui stesso sapeva qualcosa che non aveva mai detto a nessuno e anzi, aveva contribuito a nascondere prove che potevano essere fondamentali per capire l’accaduto. La Karina di cui parla nel suo appunto è Karina Andre’, l’ultima compagna di Antonio Maiorana, che dopo questi fatti verrà indagata per favoreggiamento.
La vicenda della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana sembra un incubo senza fine. Ora questo ritrovamento dei due cadaveri vicini al confine fra Spagna e Francia non può che far pensare a loro, considerato l’avvistamento dei due a Barcellona. Per Rossella Accardo, rimasta sola a combattere per ritrovare suo figlio, devono essere giorni di angoscia indescrivibile. Anche perché, se la notizia dovesse essere confermata, resterebbe da capire che cosa è successo, chi li ha uccisi e che cosa hanno fatto Antonio e Stefano in questi 3 lunghissimi anni.