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di Valentina Magrin direzione@calasandra.it
Napoli, 15 gennaio 2011
Cristofaro Oliva, il giovane di 19 anni scomparso da Napoli il 17 novembre 2009, sarebbe stato ucciso dai suoi migliori amici. Un delitto maturato nella Napoli bene, all’interno di famiglie rispettabili e per questo, forse, ancora più atroce. La Procura di Napoli ha arrestato Fabio Furlan, 21 anni, e Karim Sadek, 18 anni, con l’accusa di omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Fabio, in particolare, era considerato da Cristofaro come un fratello, tanto che per qualche tempo l’aveva ospitato a casa sua dopo che Fabio era stato cacciato dai genitori per aver rubato dei soldi dal conto del padre. Secondo gli inquirenti il delitto sarebbe maturato a causa di donne e droga: Cristofaro e i due arrestati avevano una piantagione di cannabis scoperta alcuni mesi fa dalla polizia e, pare, avevano messo in piedi una redditizia attività di produzione e spaccio di marijuana. Ma forse erano finiti in un giro più grande di loro e, forse, Cristofaro creava qualche problema o voleva tirarsi indietro. Fabio, poi, si era innamorato della ragazza del suo migliore amico: un mix letale che oltre a compromettere un’amicizia ha compromesso per sempre la vita di Cristofaro.
Ma torniamo al giorno della scomparsa. È tardo pomeriggio, Cristofaro è a casa, con lui ci sono la sorella e il fidanzato. Ad un certo punto Cristofaro riceve una telefonata da parte di Fabio Furlan che gli dà un appuntamento di lì a una mezzora, aggiungendo: “Non sarò mai così puntuale come questa volta”. Una frase che ora suona come un presagio. Cristofaro si affretta ad uscire e lascia volontariamente il cellulare spento a casa: “Così evitiamo tarantelle”, dice. Questa frase fa ipotizzare che i due fossero diretti a Secondigliano, piazza di spaccio napoletano dove si entra senza telefoni. Passa il tempo e Cristofaro non rientra. Tre ore dopo la sorella esce e nei pressi di casa incontra il Furlan: “Ho fatto tardi e non ho trovato Cristofaro, sono venuto a cercarlo ora”. Molto strano, vista la fretta che proprio lui aveva messo all’amico. Cristofaro non rientra a casa e così iniziano le ricerche e viene denunciata la sua scomparsa. Fabio non si dimostra particolarmente partecipe nelle attività di ricerca e questo fa insospettire ancora di più la madre di Cristofaro. La donna si rivolge anche al programma tv Chi l’ha visto?, al quale il 23 maggio 2010 arriva una strana telefonata anonima: “Cristofaro è morto. Gli amici sanno. Cercate il corpo a Secondigliano, l’hanno buttato là”. Gli inquirenti risalgono anche a uno scambio di mail tra Fabio Furlan e Karim Sadek, avvenuto qualche giorno prima della scomparsa dell’amico: “Non ti preoccupare, tra un po’ quello sparirà”.
Il 15 gennaio 2011 sono scattati gli arresti. Ora si attende di sentire cosa avranno da dire i due indagati e si cerca il luogo dove sarebbe stato occultato il corpo di Cristofaro Oliva.
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