Marta del Castillo è una giovane ragazza andalusa. È bella, ha 17 anni e un fidanzato di 20 anni, Miguel Carcano.
Di lei si perdono le tracce il 24 gennaio 2009.
Di giorno in giorno il mistero della sua scomparsa si infittisce, fino a quando si scopre che Marta del Castillo è stata stuprata e strangolata dal suo ex-fidanzato e da un amico di quest’ultimo, un quindicenne del posto. La popolazione spagnola è turbata, l’emozione è viva e la stampa spagnola seguirà moltissimo questo caso.
Secondo l’ultima delle versioni fornite dal suo carnefice, Miguel Carcano, l’adolescente andalusa sarebbe stata assassinata e poi gettata in un cassonetto dell’immondizia. Secondo la prima confessione del Carcano, resa agli inquirenti il 13 febbraio 2009, il cadavere sarebbe stato gettato nelle acque del fiume Guadalquivir, il fiume che attraversa Siviglia.
Le forze dell’ordine spagnole hanno cercato per diversi giorni sia nei fondali del fiume cittadino sia tra le montagne di immondizia della discarica di Montemarta Conica, sito a 25 chilometri da Siviglia dove confluisce tutta la spazzatura della città, ma non hanno mai recuperato il corpo di Marta del Castillo.