Nella giornata di mercoledì 1 dicembre sono riprese la mattina e continuate per tutta la giornata, sotto la neve, le ricerche di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa da Brembate di Sopra, Bergamo, venerdì 26 novembre 2010.
L’ipotesi di una fuga volontaria sembra ormai del tutto esclusa. Ancora non è emersa nessuna traccia – traccia eloquente per le indagini – della tredicenne misteriosamente inghiottita dal nulla.
Massiccia l’operazione di ricerca condotta da centinaia di uomini dei carabinieri, della protezione civile e dei vigili del fuoco – grazie anche a cani segugio e a life detector – che hanno continuato a perlustrare la zona palmo a palmo.
Fiumi, boschi, casolari e cantieri abbandonati: è stata perlustrata ogni zona limitrofa a quella della scomparsa di Yara Gambirasio.
Il sopralluogo si è svolto in particolar modo nell’area dell’ex raffineria Sobea, tra Brembate e Mapello, dove i cani utilizzati nelle ricerche si erano già più volte soffermati nei giorni precedenti.
Mapello è il paese vicino a Brembate, la cui “cellula” era stata agganciata dal cellulare di Yara prima che si spegnesse definitivamente.